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Giovedì 02 Settembre 2010 00:00

PARTECIPAZIONE AL 32° DOLOMITI INTERNATIONAL 2010
(Il mio Dolomiti Moto International 2010)

Testo e foto di Romualdo Fuso (il lupo)
Credo che molti motociclisti che leggeranno questo articolo già sappiano che il Dolomiti Moto International è una manifestazione organizzata dal M.C. Spinea (Ve) giunta alla 32^ edizione. Si tratta, comunque, di un Motoraid itinerante con controlli a tempo e di passaggio che si svolge il primo fine settimana del mese di Settembre di ogni anno in una città diversa delle Dolomiti per far conoscere ai motociclisti partecipanti le strade di queste meravigliose Montagne. L'anno 2010 ha avuto come sede Recoaro Terme che ho raggiunto nella serata di venerdì non prima di aver percorso il giorno precedente i Passi più belli delle Dolomiti. Sotto le ruote della mia GS ADV si sono succeduti: Passo Duran, Forcella Staulanza, Passo Giau, Passo Tre Croci, Passo Falzarego, Passo Valparola, Passo Campolongo, Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Gardena, Passo Fedaia, Passo Manghen. Ho poi visitato l'Eremo di S. Colombano, meravigliosa costruzione del X secolo incastonata nella roccia, situata nel comune di Trambileno sopra Rovereto prima di raggiungere, attraversando Pian delle Fugazze, Recoaro Terme.

I due giorni successivi sono stati meravigliosamente riempiti dagli organizzatori della manifestazione con motogiri, gare, visite guidate, pranzi e cene succulenti in locali caratteristici di questi luoghi. Abbiamo visitato tra le altre cose le trincee della 1^ Guerra Mondiale sul monte Pasubio, Tonezza del Cimone, Il Monte Bondone, e da ultimo le meravigliose Ville Venete ubicate nei pressi di Vicenza. Un pieno di puro Mototurismo condito da storia, arte e piatti tipici che ha soddisfatto tutti i partecipanti.

Al ritorno la ciliegina sulla torta per il lupo, che avrei volentieri evitato, la straordinaria grandinata che domenica pomeriggio ha colpito, con chicchi grandi come noci, un tratto di Autostrada nei pressi di Imola fortunatamente evitata grazie ad un cavalcavia sotto il quale sono rimasto, con altri motociclisti, circa due ore a causa del ghiaccio formatosi sulla carreggiata.