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Venerdì 12 Luglio 2013 00:00

XVIII° MOTOGIRO SULLE VIE FRANCESCANE

Pioggia e nuvole nere non sono di buon auspicio il venerdì pomeriggio per l'inizio della manifestazione, alla spicciolata arrivano i motociclisti partecipanti bardati con tute antipiogga coloratissime lamentandosi  del brutto tempo. Li rincuoriamo comunicandogli che i prossimi giorni saranno di sole pieno e quindi di divertimento garantito. Le nostre previsioni trovano riscontro già dalla serata quando uno splendido tramonto fa da cornice alle moto parcheggiate davanti alla Chiesa di S. Rufino e ai partecipanti diretti al ristorante per la cena.  Saluti e abbracci tra organizzatori e partecipanti vecchi e nuovi, finalmente la giornataccia è dimenticata.  Fra una portata e l'altra scorrono sullo schermo le foto delle uscite dei soci del nostro “Moto Club”  e quelle delle passate edizioni dei nostri motogiro, a tutti fa piacere rivedersi e raccontarsi. In un clima di festa la serata termina con il briefing sul percorso dei giorni successivi. Giornata di gara quella del sabato, alle 08,00 Piazza S. Chiara è pronta ad accogliere i motociclisti per la partenza mentre le staffette del M.C. sono già sul percorso  per i controlli.  E' tempo di dare inizio alla sfida, uno dopo l'altro ogni 15” i concorrenti sfilano tra le fotocellule che registrano l'orario di partenza. La prima tappa, dopo belle curve è Todi, apponiamo il timbro sull'apposito foglio di marcia al Tempio della Consolazione e su fino al centro dove i partecipanti consumano la colazione e visitano i monumenti storici della città. Dopo Ponte Naia e Izzalini tutti guidano con attenzione per non sbagliare il controllo orario di passaggio posto dai cronometristi sulla strada prima di Civitella del Lago rilassandosi poi con una sosta nel paese per ammirare il panorama sulla diga di Corbara e visitando il  “Museo dell'Ovo Pinto” (uova dipinte a mano sul guscio) fiore all'occhiello di questa piccola borgata. Ed è ancora moto fino a Guardea dove veniamo accolti dal sindaco Gianfranco Costa che prima ci invita in comune per un ringraziamento e poi nel locale mensa della pro-loco dove è stato predisposto il pranzo. Il successivo timbro alla Grotta di S. Francesco, nei pressi del paese, obbliga i partecipanti ad un breve tratto di sterrato ma nessuno si lamenta vista la santità e la bellezza del posto. Tra una curva e l'altra, il pensiero corre a Civita di Bagnoregio detta “la città che muore” a causa dello sgretolamento delle pareti della rupe di tufo su cui è stata costruita. Purtroppo al nostro arrivo la solerte amministrazione del posto ci ha negato il parcheggio vicino al paese, troppa strada da percorrere a piedi per la visita, decisione unanime evitiamo di salire accontentandoci delle foto ricordo scattate dalla collina di fronte. Il rientro avviene transitando da Orvieto e dalla strada per il Monte Peglia, sicuro tutti abbiamo aperto un po' di più la manopola del gas su questi meravigliosi tornanti. Breve sosta rinfrescante a S.Venanzo e poi Assisi per la riconsegna dei fogli di marcia. Gradevolissima la cena e soprattutto la serata sapientemente organizzata che prevedeva giochi coinvolgenti come il tiro della fune e la corsa dei sacchi. Immancabile il divertimento, fra risate sfottò ed applausi è stato facile passare qualche ora in allegria. Per il saluto della buona notte foto di gruppo con lo sfondo della Basilica di San Francesco illuminata. Siamo all'epilogo, la domenica il giro sarà breve ma molto intenso Gualdo Tadino, Sigillo e la cima del monte Cucco gratificano lo spirito dei motociclisti, per il corpo non può mancare  invece un lauto rinfresco al ristorante dalla Val di Ranco. Gli ultimi km. ci portano a Scheggia e Gubbio, abbiamo ancora in serbo una sorpresa, transitiamo  per le vie della città dei Ceri, cosa inusuale per le moto, parcheggiandole nella piazza antistante il Palazzo dei Consoli lasciando a bocca aperta tutti i presenti. Foto di rito e poi ancora per le strade del centro fino al ristorante. Come ogni gara che si rispetti chi a primeggiato deve essere premiato ecco allora ceramiche di Deruta dipinte a mano e prodotti tipici della norcineria umbra ad onorare i vincitori ma leggendo la felicità e la gioia sui visi dei partecipanti sicuramente i vincitori siamo stati noi soci del Moto Club “Città di Assisi” che con perizia ed abnegazione abbiamo organizzato la  manifestazione.