ABRUZZO, LE GOLE DEL SAGITTARIO E IL LAGO DI SCANNO
Insicuri sulla data tardiva scelta e incerti sul numero dei partecipanti abbiamo tenuto duro e come spesso accade siamo stati premiarti da una giornata piena di sole. Per l’ultima uscita annuale dei soci del moto club abbiamo scelto le Gole del Sagittario il cui itinerario è stato lungo e impegnativo ma in pochi si sono tirati indietro. Tredici motociclisti presenti alla motogita che inizialmente si è snodata su strade veloci e autostrada per raggiungere in fretta la meta. Ciò ha permesso numerose soste luogo le gole che si trovano nel comune di Anversa degli Abruzzi dove, sbarrato da una diga, il fiume Sagittario ha formato con la sua erosione nel tempo delle anse che rendono il panorama unico e le gole stesse una delle aree naturalistiche più importanti d’Europa, da tenere in considerazione per noi motociclisti, la meravigliosa strada che le sovrasta. Oltre alle gole, con le immancabili foto di rito, non poteva mancare un giro a Scanno e il periplo del lago omonimo dove in una struttura sulle rive abbiamo fatto sosta per il pranzo. E’ tempo di ripartire perché dopo la visita alle gole ci aspettano tanti km. di curve ad iniziare dalla salita per un’occhiata veloce al borgo di Castrovalva tra i più antichi della zona. Proseguiamo sulla strada che da Anversa degli Abruzzi ci porta a Cocullo e di li a poco sulla statale per Pescina che si arrampica fino ai 1.300 metri. In fila, ad andatura sostenuta, ci godiamo le ampie curve e un asfalto unico per tenuta senza dimenticare il panorama con lo sfondo del Gran Sasso a nord e della Maiella a est. Un’infinità di pale eoliche poste sul crinale della montagna ci accompagnano fino a Pescina che in breve lasciamo alle spalle imboccando la strada per il Parco Sirente Velino. Il castello di Celano testimonia il nostro passaggio e da li in avanti, vesso l’altopiano delle Rocche, inizia la danza delle moto tra i tornanti che salgono prima a Ovindoli poi a Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio il comune più alto dell’Appennino situato a 1434 metri di quota. Dopo la discesa a L’Aquila e Antrodoco la scelta dell’itinerario si fa dura ma la decisione è unanime, ancora curve, e allora su verso Posta, Leonessa e Monteleone per poi scendere a Spoleto e raggiungere casa dopo aver percorso 520 km. Sole pieno e cielo azzurro, di questo inizio Ottobre, sono stati oltre al valore aggiunto i testimoni di una giornata veramente divertente.
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