35° DOLOMITI MOTORALLY

Foto e testo di Romualdo Fuso

…..nella notte dei tempi si narra che l’entrata dei Serrai di Sottoguda fosse preclusa dal grande portone dal quale si entrava nel regno di Re Ombro che gestiva un castello di alabastro da pochi ammirato, aveva una figlia Ombretta amata da tutti i sudditi, ma odiata dalla matrigna al punto di far chiamare una strega che la trasformò in pietra. Il re la fece cercare ovunque ma senza esito, la bionda principessa era scomparsa. Un bel giorno, anni dopo, un pastore al pascolo col suo gregge udiva dei lamenti di donna, pensava che fosse il vento che si inoltrava nella gola dei Serrai, ma a distanza di anni passando in val Ombretta e levando gli occhi verso la Marmolada, scolpita nella roccia sembra proprio di vedere il volto della sfortunata principessa…. Dovrete andarla a vedere questa figura forse sta cercando anche voi per comunicarvi qualcosa……

Anch’io preso da questa leggenda Ladina, che si perde nella notte dei tempi, coi miei amici Claudio, Lucio e Sergio non potevo sottrarmi dall’andare a vedere il volto della Principessa Ombretta, eccoci allora pronti per andare alle pendici della Marmolada a Sottoguda coniugando all’evento la partecipazione al  35° Dolomiti International organizzato dai soci del Moto Club Spinea.

Ci accoglie un bel sole sulla strada per Misurina, ci godiamo prima le curve che ci portano al lago poi al Passo Tre Croci e in ultimo a Cortina D’Ampezzo per una visita alla cittadina denominata perla delle Dolomiti. Dobbiamo ora affrontare i tornanti del Passo Cibiana, nel paese omonimo e nelle vicine frazioni di Masariè e Pianezze ci regaliamo una sosta per una vera chicca del posto “I Murales” grandi dipinti sui muri delle case che arricchiscono il nostro bagaglio di mototuristi. Completiamo il giro oltrepassando Zoldo e Forcella Staulanza per raggiungere Sottoguda sede della manifestazione. La cena in allegria, oltre a terminare la giornata offre la possibilità di salutare i promotori e i partecipanti vecchi e nuovi di questa edizione.

L’organizzazione dedica la mattina successiva alle visite dei Serrai e alle botteghe del ferro battuto, visto che conosciamo la cosa decidiamo per un giro in moto sul famoso tracciato dei quattro passi esclusi quest’anno dal programma del motogiro. Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella sarebbe stato un peccato non percorrerli; sole pieno, le nostre moto a fare da padrone sui meravigliosi tornanti con l’animo rallegrato dallo sguardo estasiato sull’infinità delle Dolomiti che ci circondano.

Raggiungiamo i partecipanti per il pranzo apprestandoci a vivere l’evento più coinvolgente della giornata. Saliamo con la funivia da Malga Ciapela i tre tratti che ci conducono ai  3265 metri di Punta Rocca sulla Marmolada, all’arrivo un’amara sorpresa purtroppo la cima è nascosta fra le nuvole. Tra una folata di vento e l’altra e qualche spiraglio di sole qualcosa riusciamo a vedere certo lo spettacolo su gran parte delle Alpi con un cielo sereno avrebbe avuto un altro sapore. Particolarmente toccante la cerimonia col dono di un fiore da parte di ogni motociclista alla Madonna della Marmolada che il 26-08-1979 Papa Giovanni Paolo II elesse Regina delle Dolomiti. Il tramonto sul lago Fedaia e, dopo la cena, la sorpresa del transito con le moto per la parata di luci sulla strada dei Serrai di Sottoguda opportunamente illuminati ed aperti per la manifestazione ci mandano a letto  stanchi ma felici e soddisfatti.

Sabato è giorno di gara per il “raid dei 5 passi” tutti pronti alla partenza col proprio numero, si susseguiranno sul percorso controlli di passaggio a tempo e prove di abilità. Noi dal canto nostro più interessati alle bellezze naturali e alle belle strade siamo subito accontentati affrontando la muraglia di Passo Giau, tante curve col conforto di tanti motociclisti che sulla cima confermano la bellezza del posto. Dopo la foto di rito scendiamo a Pocol e prima del Falzarego altra funivia quella delle 5 Torri con panorami sulla parte nord dell’Averau e del Nuvolau oltre che sulle Tofane le montagne di Cortina, questi sono momenti di vera poesia. E’ di nuovo tempo di moto inutile nascondere la verità abbiamo aperto tutti un po’ più la manopola del gas sul Passo Falzarego e sul Valparola  in una vera danza della moto fino a S. Vigilio di Marebbe dove sostiamo per le prove speciali e per un lauto rinfresco. Il successivo Passo Furcia ci porta in  Val Pusteria a Brunico e al Castello di Gais per il pranzo. Il rientro risulta meno impegnativo allora il lupo in accordo coi compagni aggiunge i 15 km. di salita al Passo delle Erbe. Il valico è certo meno conosciuto di altri ma per questo sorprendentemente ameno con strade ben tenute e panorami da ricordare sul Sass de Putia. Dopo essere ridiscesi doppia soddisfazione perchè leggo negli sguardi degli amici la contentezza per avermi seguito. Rientriamo da Corvara dove non può mancare un caffè, poi dal Passo di Campolongo raggiungiamo prima Arabba e di seguito Sottoguda per la riconsegna dei fogli di marcia. Cena di gala la sera a Malga Ciapela con piatti tipici della zona.

E’ domenica, siamo all’epilogo, ci svegliamo e piove, è in dubbio il “raid dei 5 laghi”, niente paura pochi minuti il cielo si rischiara e il sole torna a dominare la scena allora discesa veloce verso Alleghe col suo lago e a Falcade dove l’amministrazione locale ci accoglie con una lauta colazione ma noi, per divertirci, aspettiamo i tornanti di Passo Valles porta aperta per il lago di Paneveggio e Cavalese. Il passaggio a tempo in città è condito dall’assaggio di formaggi del posto offerto da ragazze in costume tipico che ci cala ancora di più, se possibile, nel paesaggio. Ed ora su al Passo di Lavazè e al lago di Carezza con le sue acque sempre più verde smeraldo dove si rispecchiano le guglie appuntite del Latemar. Si torna alla base dal Passo di Costalunga e dopo un’arrivederci al Passo Fedaia  e a sua maestà la Marmolada eccoci a Sottoguda per il saluto finale ad organizzatori e partecipanti. Tornando a casa pensiamo che quest’anno le condizioni meteo ci hanno aiutato, forse era questo che la principessa Ombretta voleva comunicarci, rendendo magico il nostro 35° Dolomiti Moto International.

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18° Motogiro “Sulle Vie Francescane”

XVIII° MOTOGIRO SULLE VIE FRANCESCANE

Pioggia e nuvole nere non sono di buon auspicio il venerdì pomeriggio per l’inizio della manifestazione, alla spicciolata arrivano i motociclisti partecipanti bardati con tute antipiogga coloratissime lamentandosi  del brutto tempo. Li rincuoriamo comunicandogli che i prossimi giorni saranno di sole pieno e quindi di divertimento garantito. Le nostre previsioni trovano riscontro già dalla serata quando uno splendido tramonto fa da cornice alle moto parcheggiate davanti alla Chiesa di S. Rufino e ai partecipanti diretti al ristorante per la cena.  Saluti e abbracci tra organizzatori e partecipanti vecchi e nuovi, finalmente la giornataccia è dimenticata.  Fra una portata e l’altra scorrono sullo schermo le foto delle uscite dei soci del nostro “Moto Club”  e quelle delle passate edizioni dei nostri motogiro, a tutti fa piacere rivedersi e raccontarsi. In un clima di festa la serata termina con il briefing sul percorso dei giorni successivi. Giornata di gara quella del sabato, alle 08,00 Piazza S. Chiara è pronta ad accogliere i motociclisti per la partenza mentre le staffette del M.C. sono già sul percorso  per i controlli.  E’ tempo di dare inizio alla sfida, uno dopo l’altro ogni 15” i concorrenti sfilano tra le fotocellule che registrano l’orario di partenza. La prima tappa, dopo belle curve è Todi, apponiamo il timbro sull’apposito foglio di marcia al Tempio della Consolazione e su fino al centro dove i partecipanti consumano la colazione e visitano i monumenti storici della città. Dopo Ponte Naia e Izzalini tutti guidano con attenzione per non sbagliare il controllo orario di passaggio posto dai cronometristi sulla strada prima di Civitella del Lago rilassandosi poi con una sosta nel paese per ammirare il panorama sulla diga di Corbara e visitando il  “Museo dell’Ovo Pinto” (uova dipinte a mano sul guscio) fiore all’occhiello di questa piccola borgata. Ed è ancora moto fino a Guardea dove veniamo accolti dal sindaco Gianfranco Costa che prima ci invita in comune per un ringraziamento e poi nel locale mensa della pro-loco dove è stato predisposto il pranzo. Il successivo timbro alla Grotta di S. Francesco, nei pressi del paese, obbliga i partecipanti ad un breve tratto di sterrato ma nessuno si lamenta vista la santità e la bellezza del posto. Tra una curva e l’altra, il pensiero corre a Civita di Bagnoregio detta “la città che muore” a causa dello sgretolamento delle pareti della rupe di tufo su cui è stata costruita. Purtroppo al nostro arrivo la solerte amministrazione del posto ci ha negato il parcheggio vicino al paese, troppa strada da percorrere a piedi per la visita, decisione unanime evitiamo di salire accontentandoci delle foto ricordo scattate dalla collina di fronte. Il rientro avviene transitando da Orvieto e dalla strada per il Monte Peglia, sicuro tutti abbiamo aperto un po’ di più la manopola del gas su questi meravigliosi tornanti. Breve sosta rinfrescante a S.Venanzo e poi Assisi per la riconsegna dei fogli di marcia. Gradevolissima la cena e soprattutto la serata sapientemente organizzata che prevedeva giochi coinvolgenti come il tiro della fune e la corsa dei sacchi. Immancabile il divertimento, fra risate sfottò ed applausi è stato facile passare qualche ora in allegria. Per il saluto della buona notte foto di gruppo con lo sfondo della Basilica di San Francesco illuminata. Siamo all’epilogo, la domenica il giro sarà breve ma molto intenso Gualdo Tadino, Sigillo e la cima del monte Cucco gratificano lo spirito dei motociclisti, per il corpo non può mancare  invece un lauto rinfresco al ristorante dalla Val di Ranco. Gli ultimi km. ci portano a Scheggia e Gubbio, abbiamo ancora in serbo una sorpresa, transitiamo  per le vie della città dei Ceri, cosa inusuale per le moto, parcheggiandole nella piazza antistante il Palazzo dei Consoli lasciando a bocca aperta tutti i presenti. Foto di rito e poi ancora per le strade del centro fino al ristorante. Come ogni gara che si rispetti chi a primeggiato deve essere premiato ecco allora ceramiche di Deruta dipinte a mano e prodotti tipici della norcineria umbra ad onorare i vincitori ma leggendo la felicità e la gioia sui visi dei partecipanti sicuramente i vincitori siamo stati noi soci del Moto Club “Città di Assisi” che con perizia ed abnegazione abbiamo organizzato la  manifestazione.

 

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Programma Mototuristico 2013

PROGRAMMA MOTOTURISTICO 2013

17 Marzo Inaugurazione anno sociale
07 Aprile Motoraduno delle Frittelle –Castel del Piano (GR)
01-05 Maggio III dall’alba al tramonto: Giro della Sardegna
09 Giugno

Gran Sasso d’Italia: (pranzo a base di arrosticini) (ANTICIPATO)

16 Giugno Prova percorso XVIII Motorally
23 Giugno Motoconcentrazione a Passaggio di Bettona: “Le strade dei vini del Cantico”
28/29/30 Giugno XVIII Motorally sulle vie Francescane
07 Luglio Fiorita di Castelluccio con pranzo a Pupaggi
09 Luglio Arrivo ad Assisi della Milano-Taranto

29-30-31/1 Agosto/Settembre

Motorally delle Dolomiti
21 Ottobre

Motoraduno di Sant’Angelo in Vado

15 Dicembre Pranzo Sociale

Sulle tracce di Padre Pio

Da un po’ di tempo si stava parlando di organizzare una visita ad Agnone (IS) nel mese di giugno ed il Gargano a settembre così abbiamo deciso di organizzare un solo tour che comprenda non solo la visita di queste città, ma anche di altre località spingendosi così anche in Basilicata.

Il viaggio è stato organizzato da due soci del moto club (Cesare e Romualdo) che con piacere hanno ascoltato consigli e suggerimenti di tutti i soci. Esso si è svolto dal 28 aprile fino al 1 maggio ed è stato chiamato “Sulle tracce di Padre Pio” perché nell’itinerario sono stati compresi anche alcune visite sia  al santuario di S. Pio che al paese natale.

Il programma della gita si è svolto in sei regioni (Umbria Abruzzo Molise Basilicata Puglia e Marche) e nove province.

Siamo partiti da Santa Maria degli Angeli dove si sono ritrovati sei moto e un’autovettura.

Verso le 11:00 siamo arrivati a Sulmona dove abbiamo fatto una sosta, procedendo per Agnone ci siamo fermati a fotografare e a gustarci i paesi di Pescopennato e Capracotta  che si trovano arroccati nella provincia di Isernia. Verso le quattro del pomeriggio siamo arrivati ad Agnone dove abbiamo visitato il museo delle campane e l’officina dove vengono realizzate. Grazie al Mastro campanaro siamo riusciti a capire l’importanza della costruzione e il valore morale degli operai che fanno questo lavoro da più di 60 anni . Verso le 19:00 siamo arrivati a Frosolone  in hotel dove abbiamo mangiato e alloggiato.  Il mattino seguente dopo aver fatto colazione abbiamo salutato i nostri due amici Romualdo e Marco che per problemi di lavoro sono dovuti ritornare a casa e poi siamo partiti per un’altra avventura.

Dopo circa 20 km  siamo arrivati a Sepino dove ci siamo fermati a visitare un sito archeologico, una specie di piccola Pompei. Al suo interno abbiamo potuto vedere un anfiteatro, le terme e le colonne rimaste in piedi di un tempio.

Verso le 10:30 siamo arrivati a Pietrelcina il paese natale di Padre Pio. Lì abbiamo potuto visitare dove viveva Padre Pio: la sua casa, la cucina , una stanza dove lui studiava che suo padre gli aveva preso in affitto, la chiesa ed il confessionale.

Ripartiti da Pietrelcina siamo arrivati a Venosa dove ci siamo fermati per il pranzo, assistiti alla Moto GP in TV e abbiamo fatto un giro per la città. Purtroppo la cattedrale Di Sant’ Andrea era chiusa e quindi non siamo potuti andarla a visitare. Dopo circa 100 km siamo arrivati a Castelmezzano un paesino arroccato dove avviene il favoloso volo dell’angelo, un brevetto dei francesi. Questo volo permette di collegare due paesi Castelmezzano e Pietrapertosa con una fune dove chi vuole può fare un viaggio sospeso nell’aria nei periodi tra il mese di maggio e giugno. La sera poi siamo arrivati a Matera dove abbiamo mangiato in un ristorante (il Terrazzino) ubicato nei sassi e ci siamo fermati anche per il pernottamento.

La mattina seguente carichi come non mai siamo andati a visitare Matera e i sui sassi e alla fine di questo tour siamo andati in cima al monte di Matera dove ci siamo gustati il panorama e abbiamo visto dov’è stato girato il film di Mel Gibson “The Passion”.

Fermati per una pausa a pranzo siamo ripartiti per dirigerci verso Casteldelmonte dove durante il tragitto uno dei nostri motociclisti (Renzo) ha bucato, ma riparato con il kit siamo ripartiti.

Appena arrivati al Casteldelmonte abbiamo visitato il castello che fu costruito da Federico II, il castello è a pianta ottagonale e si dice che nascondi molti misteri tra cui quello che all’interno di esso sia nascosto il  Sacro Gral.

Ripartiti siamo proseguiti fino a Peschici passando per Manfredonia e tutta la costa del Gargano.

La mattina siamo ripartiti e siamo andati a visitare Monte Sant’ Angelo dove è apparso a Padre Pio l’arcangelo Gabriele. Proseguendo per la strada siamo arrivati a San Giovanni Rotondo dove abbiamo visitato la chiesa vecchia di Padre Pio e quella nuova dove al suo interno vi è la tomba del Santo. Ripartiti dopo il pranzo siamo tornati a casa.

Credo che sia stata un esperienza favolosa dove,  in 4 giorni, siamo riusciti a fare 1.500 km; per me è stata una delle esperienze più belle e credo anche per i motociclisti. Un ringraziamento a tutti i partecipanti e uno  speciale a Cesare  e Romualdo che hanno organizzato questo itinerario meraviglioso e ci hanno fatto da guida.

Grazie da una giovane socia

Giulia

 

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Storia

Storia

Il moto club “Città di Assisi” nasce nell’anno 1979 grazie alla passione motociclistica di un gruppo di amici che eleggono il Consiglio Direttivo assegnando la carica si Segretario ad Alberto Capitanucci e quella di Presidente del sodalizio a Eugenio Gambacorta.

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IL MOTOCLUB NELL’ANNO DELLLA FONDAZIONE

Il Moto Club viene iscritto alla Federazione Motociclistica Italiana con l’intento principale di promuovere il turismo in moto a livello Nazionale che in quel periodo muoveva i primi passi. A tale scopo vengono organizzati dapprima Raduni Interregionali fino a che nel 1984 la F.M.I. assegna al M.C. l’organizzazione del primo Motoraduno Nazionale “Città di Assisi UNICEF” con lo scopo di aiutare il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.

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TARGA RICORDO PRIMO MOTORADUNO

M.C. CITTA’ DI ASSISI
Tale manifestazione viene organizzata per ben dodici anni con grande risonanza Nazionale tanto che per diverse edizioni Piazza Matteotti di Assisi, luogo del motoraduno, è stata gremita da motociclisti provenienti da ogni parte d’Italia. Il picco nel 1990 con oltre 1200 partecipanti accolti con ospitalità dai soci del M.C.
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MOTORADUNO CITTA’ DI ASSISI 1990
In quegli anni il Pincio, parco pubblico di Assisi, fungeva da ristorante per i motoradusti; come non ricordare la Sora Elsa, Vittorione, Athos e Ginetto ai fornelli Siro, Buchino alla distribuzione delle bevande e tutti i soci pronti a preparare i tavoli e servire piatti tipici ai partecipanti. In quegli anni il M.C. cresciuto in maniera esponenziale, con oltre 300 soci iscritti, partecipa attivamente ai vari Motoraduni Nazionali raccogliendo successi da ogni parte, aggiudicandosi nel 1983 – 84 – 85 il Trofeo Turistico Nazionale e nel 1985 – 86 – 87 il Trofeo Inter Club messi in palio dalla F.M.I. Il Moto Club Città di Assisi vince inoltre il Trofeo Fedeltà ai Raduni Romagnoli nel 1988 e nel 1989. Come fiore all’occhiello citiamo i 107 partecipanti al raduno Inter Club di Rimini del 1985.

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MOTORADUNO DI RIMINI 1985

Dal raduno Internazionale dello Stelvio a quello dell’ Etna di Belpasso i partecipanti dicevano “quando arrivano quelli con le tute rosse non ce n’è per nessuno”.
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MOTORADUNO STELVIO 1984
Nel 1996, visto il decadimento dei motoraduni a livello Nazionale, i soci del M.C. decidono, grazie all’esperienza accumulata in manifestazioni del genere, di cambiare formula trasformando il motoraduno in una manifestazione itinerante denominata “Moto Rally sulle vie Francescane.
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PARTENZA MOTOTRALLY
Lo scopo della manifestazione è quello di far conoscere ai motociclisti partecipanti non solo Assisi ma anche l’Umbria e le regioni limitrofe attraverso le strade e i monumenti che San Francesco ha reso famosi, senza dimenticare la buona cucina della zona e soprattutto i meravigliosi itinerari da percorrere in moto opportunamente scelti dai soci M.C. Undici sono state le edizioni del Motogiro portate a termine dal Consiglio Direttivo capitanato dal presidente Eugenio Gambacorta che nel 2006, dopo 25 anni di successi, rimette il proprio mandato. Dopo le elezioni indette, risultano eletti con la carica di Segretario Bacchi Antonio e Presidente Sergio Carnali che con i suoi collaboratori e un nuovo entusiasmo prepara impeccabilmente le tre successive edizioni del 2007 – 08 – 09 del “Motogiro Sulle vie Francescane ” manifestazione che viene tutt’ora organizzata nell’ultima settimana del mese di giugno di ogni anno.

Cena sociale di fine anno

CENA SOCIALE DI FINE ANNO

Come da tradizione anche quest’anno la stagione motociclistica 2011 è terminata con la classica cena sociale svoltasi nell’Agriturismo La Valle del Subasio. Il presidente Sergio dopo il benvenuto ai numerosi partecipanti e l’illustrazione dei programmi per il 2012 ha lasciato il microfono a Romualdo per la presentazione e la prosecuzione della serata. Menù veramente succulento intramezzato da proiezione di fotografie riguardanti le uscite motociclistiche stagionali dei soci commentate dai protagonisti col fiore all‘occhiello del 16° Motogiro sulle Vie Francescane organizzato alla Rocca di Assisi. Visto che nel 2011 ricorreva il 30° anniversario della fondazione del nostro Moto Club grande interesse hanno suscitato le diapositive degli anni 80 dagli albori fino ai grandi successi ottenuti ai vari Motoraduni Nazionali. A tutti ha fatto piacere rivedersi magari con un po’ di nostalgia per i capelli persi e i tanti anni trascorsi. In un clima di festa e allegria si sono succeduti brindisi di auguri per le feste imminenti e la promessa  per un 2012 motociclistico di grande interesse ….

 

EICMA 2011, visita al Salone della Moto di Milano

EICMA 2011, VISITA AL SALONE DELLA MOTO DI MILANO

Appuntamento ore 04,30, pulmino prenotato, nove persone pronte a partire. Sarà per l’autostrada completamente sgombra o forse per causa, o merito del piede pesante sull’acceleratore di chi guidava  ma alle 09,30 eravamo già dentro al Salone ospiti dello stand di Motociclismo. Matteo e Paolo splendidi padroni di casa ci hanno accolto con sorrisi e abbracci la nostra amicizia è veramente senza confini, per questo cogliamo l’occasione per ringraziarli. Ed eccoci alla visita dei padiglioni la folla è impressionante ma con pazienza riusciamo a vedere quello che ci eravamo prefissi. L’avventura più difficile è stata quella per avvicinarci alle moto di Marco Simoncelli, gigantografie da ogni parte del campione scomparso, commozione che si tocca con mano e due sole parole “Ciao Marco”. Tra i migliori stand ci piace ricordare in particolare quello di Due Ruote che esponeva una quindicina di modelli di moto vincitrici, negli anni, delle varie “Parigi-Dakar” con a fianco le foto dei conduttori. Lo stand della Triumph con la nuova Explorer, quello della Honda con la Crosstourer, la Kawasaki con la Versis 1000, la Bmw con la GS 1200 Rallye, la Ducati con la splendida 1199 e le moto con cui gareggia Valentino Rossi. Non ultimi tutti i vari stand di accessoristica e quelli di caschi e delle tute indossate dai vari campioni della moto gp. Come intermezzo della giornata ci piace evidenziare la prova della nostra Chiara, appassionata conduttrice di moto, che grazie a Motociclismo è riuscita, come un pilota provetto, a girare in pista con una Kawasaki 250. Si è fatta l’ora del rientro, ci riuniamo di nuovo nello stand di Motociclismo, saluti e ringraziamenti per tutti ed eccoci sulla via del ritorno. Siamo a casa in meno di cinque ore felici di avere assistito e partecipato all’evento motociclistico più importante dell’anno.

 

{AG}Archivio 2011/Motosalone di Milano{/AG}

Abruzzo, le Gole del Sagittario e il Lago di Scanno

ABRUZZO, LE GOLE DEL SAGITTARIO E IL LAGO DI SCANNO

Insicuri sulla data tardiva scelta e incerti sul numero dei partecipanti abbiamo tenuto duro e come spesso accade siamo stati premiarti da una giornata piena di sole. Per l’ultima uscita annuale dei soci del moto club abbiamo scelto le Gole del Sagittario il cui itinerario è stato lungo e impegnativo ma in pochi si sono tirati indietro. Tredici motociclisti presenti alla motogita che inizialmente si è snodata su strade veloci e autostrada per raggiungere in fretta la meta. Ciò ha permesso numerose soste  luogo le gole che si trovano nel comune di Anversa degli Abruzzi dove, sbarrato da una diga, il fiume Sagittario ha formato con la sua erosione nel tempo delle anse che rendono il panorama unico e le gole stesse  una delle aree naturalistiche più importanti d’Europa, da tenere in considerazione per noi motociclisti,  la meravigliosa strada che le sovrasta. Oltre alle gole, con le immancabili foto di rito, non poteva mancare un giro a Scanno e il periplo del lago omonimo dove in una struttura sulle rive abbiamo fatto sosta per il pranzo. E’ tempo di ripartire perché dopo la visita alle gole ci aspettano tanti km. di curve ad iniziare dalla salita per un’occhiata veloce al borgo di Castrovalva tra i più antichi della zona. Proseguiamo sulla strada che da Anversa degli Abruzzi ci porta a Cocullo e di li a poco sulla statale per Pescina che si arrampica fino ai 1.300 metri. In fila, ad andatura sostenuta, ci godiamo le ampie curve e un asfalto unico per tenuta senza dimenticare  il panorama con lo sfondo del Gran Sasso a nord e della Maiella a est. Un’infinità di pale eoliche poste sul crinale della montagna ci accompagnano fino a Pescina che in breve  lasciamo alle spalle imboccando la strada per il Parco Sirente Velino. Il castello di Celano testimonia il nostro passaggio e da li in avanti, vesso l’altopiano delle Rocche, inizia la danza delle moto tra i tornanti che salgono prima a Ovindoli poi a Rocca di MezzoRocca di Cambio il comune più alto dell’Appennino situato a 1434 metri di quota. Dopo la discesa a L’Aquila e Antrodoco la scelta dell’itinerario si fa dura ma la decisione è unanime,  ancora curve, e allora su verso Posta, Leonessa e Monteleone per poi scendere a Spoleto e raggiungere casa dopo aver percorso 520 km. Sole pieno e cielo azzurro, di questo inizio Ottobre, sono stati oltre al valore aggiunto i testimoni di una giornata veramente divertente.

 

{AG}Archivio 2011/Gole del Sagittario{/AG}